FOG. un approccio tridimensionale

Masse collisioni traiettorie |  La creazione della tridimensionalità. Estrusioni, Rotazioni, Operazioni booleane

 

L’approccio di Gehry è di tipo volumetrico, plastico. I suoi lavori fino a metà degli anni ’70 si sviluppano su canoni realistici.

Assemblare : nella sua casa a Santa Monica mette in primo piano questa tecnica rifondando la sua attività progettuale. Innesta sulla casa esistente dei corpi indipendenti connotati da una matericità molto particolare: quella del Cheapscape. Confrontandosi con il contesto, Ghery riprende le idee della Pop(ular) Art americana che era riuscita a rompere il confine tra arte popolare ed arte di èlite attraverso operazioni di sovrapposizione di immagini e materiali. Confondendo l’arte con oggetti e immagini della vita quotidiana, gli artisti Pop caricaturizzano la società dei consumi e la rendono materia di studio.
Cheapscape è il termine di sintesi di questa fase . Gehry pone al centro dell’attenzione un paesaggio povero, residuale allontanandosi dai paesaggi di memoria storica del Post-Modern. Crea, in questo modo, un paesaggio mentale nuovo e inusuale per l’architettura. Riprendendo la lezione della Pop Art, Gehry lancia la possibilità di fare un’architettura che nulla ha a che vedere con l’ottica colta e perbenista, ma che guarda alla vitalità delle aree residuali, informali, disadorne. Riguarda alla vitalità dei Backyard delle villette americane e rende il disordine un valore per l’architettura usando per il suo progetto reti, lamierini ondulati, compensati, asfalto.
Negli anni dominati dal Post-Modern, questo atteggiamento è fuori dal sentire comune e delinea un’idea di città vista sotto un aspetto prettamente volumetrico.

Spaziare : gli oggetti di architettura devono essere riconoscibili, attori nello spazio e devono dialogare tra loro. Gehry recupera in maniera critica, ibridata dal cheapscape e dalla tecnica dell’assemblaggio, il concetto di dialogo magnetico tra i volumi giocando su rapporti di posizione, su giaciture e ribaltando l’idea di spazio isotropo e neutro come “vassoio infinto in cui i volumi puri sotto la luce dialogano magneticamente”.
Nel progetto per la Facoltà di legge di Los Angeles, Gehry gioca anche con immagini consolidate trasfigurandole attraverso una citazione indiretta (il tempio, la galleria, la chiesa…).

Separare : Nel centro commerciale Edgemar a Santa Monica, Gehry separa i corpi attraverso l’individuazione di fenditure.  E’ come se Gehry tagliasse con un bisturi  l’isolato e la mancanza di un fronte stradale unico funge da attrattore per i passanti incuriositi e attratti all’interno del lotto.
Nel California Aerospace Museum troviamo una nuova operazione: l’introduzione dell’oggetto realistico e scultoreo come simbolo, segnale, evento. Incastrando un aereo sulla facciata del museo, Gehry compie un’operazione di simbolismo molto forte, richiamando a vari livelli le opere degli artisti Pop.

Fondere : Nel Museo e Fabbrica della Vitra a Weil am Rhein, Gehry riprende il concetto di traiettoria e compie delle operazioni booleane sui volumi che gli consentono di realizzare degli spazi interni molto interessanti e completamente nuovi. Lo sguardo è rivolto alle opere dei futuristi, in particolare a Boccioni, l’autore delle sculture antipiedistallo nelle quali l’irradiazione nello spazio di linee di movimento permettono l’interazione (o addirittura la fusione) dell’oggetto scultoreo con l’ambiente.
Nel Wall Disney Concert Hall la tensione al movimento è fortissima.

Museo Guggenheim di Bilbao: La città di Bilbao si propone come sede di un museo Guggenheim. Aveva subito un trapasso durissimo dall’era industriale a quella post-industriale. La città era in piena crisi: lo dimostravano l’alto tasso di disoccupazione e le molte aree industriali dimesse. Quello che serve alla città è un forte rilancio.
Gehry scegli come sede del nuovo museo un’area diversa da quella prevista: la zona residuale dell’ex-Peroni. L’area si sviluppa longitudinalmente lungo il fiume, è scavalcata da una rampa autostradale ed è posta tra il centro cittadino e le nuove espansioni. Gehry compie un’operazione di cheapscape a scala urbana, quello che verrà chiamato Urbanscape. Egli riesce a mettere in relazione il contesto con la grande opera di architettura attraverso la tecnica dello spaziare, articolando i volumi anche in maniera funzionale relazionandosi con il fiume, con la strada sopraelevata, con il ponte. Il Guggenheim di Bilbao è un’opera iper-funzionale poiché ogni spazio museale è sagomato a seconda delle esigenze espositive. Ciò che risalta osservando la distribuzione, è la capacità di riconquista del centro che Ghery riesce a creare rendendo lo spazio centrale oltre che spettacolare anche estremamente funzionale in quanto fulcro da cui si dipartono i vari ambiti.

Guggenheim come cattedrale :

  • organizzazione planimetrica (transetto-conquista del centro);
  • presenza della torre con forte valore comunicativo (campanile);
  • pellegrinaggio culturale nel luogo simbolo del nuovo processo di valorizzazione delle dead-lines.

Liquefare : fondamentale nell’ultima fase progettuale di Gehry, è l’apporto fornito dai programmi digitali di modellazione dinamica che entrano in gioco supportati da una precedente fase di studio su modelli plastici.